IL FORTE

Il forte di Exilles

Il Forte di Exilles è uno dei più importanti sistemi difensivi del Piemonte, insieme al complesso fortificato di Fenestrelle e a quello di Vinadio. Venne impiegato a fasi alterne sia dai Savoia e sia dai francesi.

I primi documenti in cui viene citato il Forte di Exilles risalgono al VII secolo, quando un cronista della Novalesa cita sul roccione di Exilles una primitiva fortificazione distrutta dai Franchi. Dal 1155 circa i padroni della fortezza sono i Bermond di Besançon, conti di Albon, che avevano bisogno di proteggere militarmente la strada che, di loro proprietà, portava al Monginevro.

La prima descrizione del castello risale al 1339: la pianta si presenta quadrangolare e con più torri, stalle e magazzini esterni, assai diverso dalla piazzaforte solida e compatta di oggi.

Intorno al Forte nacquero nei secoli molte leggende, ma forse la più famosa di tutte, fra verità storica e leggenda, è quella relativa ad un misterioso personaggio rinchiuso nel forte (la costruzione fungeva anche da carcere) tra il 1681 e il 1687. Secondo la tradizione, potrebbe identificarsi con la Maschera di Ferro, personaggio la cui identità non è a tutt’oggi nota.

Dopo il Trattato di Utrecht (1713 sotto il Duca Vittorio Amedeo II),  Il Forte di Exilles venne fortificato nuovamente dai Savoia, che ne fecero una piazzaforte inespugnabile. Nel settembre del 1745, nel corso della guerra di successione austriaca, le tuppe francesi tentarono di aprirsi la strada verso la bassa valle di Susa attaccando il forte di Exilles, ma vennero respinti dalle cannonate della guarnigione del forte al comando del capitano Papacino d'Antoni. 1748 battaglia dell’Assietta i francesi sconfitti dai piemontesi.

1789 scoppia la rivoluzione francese. Si verificano di tanto intanto offensive dal Delfinato (sansculottes). Nel luglio del 1794 piazzano delle batterie a Serre la Garde aprendo il fuoco. Furono quelli gli ultimi colpi di cannone che partirono da e per il Forte.

Nel 1796 (trattato di Cherasco) i francesi ne ordinarono lo smantellamento: la città era infatti passata alla repubblica dopo il Trattato di Parigi e Vittorio Amedeo III di Savoia

Exilles tornò di vitale importanza nell'Ottocento, durante il periodo in cui l'Italia fu membro della Triplice Alleanza: in questo periodo, dovendo difendere i confini con la Francia, il governo italiano stanziò fondi per la ristrutturazione del forte, facendo diventare Exilles uno dei comuni più popolati della Valle Susa; Vittorio Emanuele I ne iniziò la costruzione (1818- 1828).  Dopo l’ 8 settembre 1943, il Forte viene abbandonato definitivamente dai militari e inizia il suo declino che viene arrestato nel 1978 con l’acquisizione e la pianificazione di molti interventi da parte della Regione Piemonte.

Personalità legate ad Exilles

  • la Maschera di Ferro, misterioso prigioniero che la leggenda associa al Forte.
  • Antonio Bertola ingegnere militare che fu incaricato, nel 1711 delle riparazioni del forte che era stato danneggiato durante l'assedio delle truppe sabaude che si termino con la sua resa, il 12 agosto 1708. Nel 1715, concepì il primo progetto di trasformazione dell'antico castello in fortezza capace di sorvegliare un nuovo confine con la Francia.
  • Ignazio Bertola(1676-1755), conte di Exilles dal 1742. Figlio adottivo di Antonio Bertola, celebre ingegnere militare, con il quale collaborò durante l'Assedio di Torino del 1706. Affermatosi in seguito come brillante ingegnere militare, venne nominato responsabile del sistema di fortificazioni dello Stato di Savoia. A lui si devono i progetti dell'integrale rifacimento del forte di Exilles, nonché quello della celebre cittadella di Alessandria.
  • Ernestina Prola, fu la prima donna in Italia a conseguire la patente di guida nel 1907. La sua residenza, "Villa Ernestina", si trova in prossimità del " lavatoio" e ponte sul torrente Galambra. La villa in stile liberty, oggi restaurata, ha mantenuto lo splendore dell'inizio '900.

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